Olanda: assistenza sanitaria, assistimi!

keep calm and pensa alla saluteLa sanità Olandese è uno degli argomenti più controversi tra gli expat. Il sistema sanitario Olandese è privato, ma regolamentato dal governo che stabilisce i livelli di servizio minimi e fissa il costo annuale.

L’assicurazione sanitaria è obbligatoria per tutti e chi non se la può permettere la deve pagare lo stesso, ma poi riceverà un sussudio governativo.

Non sto a discutere il sistema, come ho già scritto precedentemente parlando di come si vive ad Amsterdam è un approccio diametralmente opposto all’Italiano e per questo scioccante.

Invece in questo articolo riporto qualche aneddoto di vita vissuta in Olanda e fuori.

 

Storia #1: i giorni del mignolo

Kite surfing DaklaFu un errore due anni fa, ma me ne accorsi molto dopo.

Ero a fare kite surfing in uno dei posti più incredibili che abbia mai visto.
Le dune del deserto del Sahara si tuffano in una laguna blu lunga 20km in Dakhla, Morocco, e i surfer spendono giornate fantastiche volando sopra l’acqua e dormendo in frugalissimi bungalows.

Le dune sono fatte di sabbia, si sa, ma questo non mi ha evitato, camminando a piedi scalzi sulla spiaggia, di colpire una roccia col mignolino del piede destro.

Poco dopo il povero dito era grande come il suo fratellone, l’alluce, e dolorosamente dolorante!

Decisi di aspettare due giorni per evitare di andare in un ospedale Marocchino e visitare il mio medico di famiglia una volta tornato in Olanda.

Questa fu la conversazione col mio dottore:

Daniele: “Ho colpito una roccia col migliono e non posso mettermi le scarpe dal dolore, è gonfio e fa malissimo”
Dottore: “Si riposi e usi dei sandali.”
Daniele (stupito ma calmo): “Non possiamo fare qualcosa?!?”
Dottore: “Cosa si aspettava venendo qui?”
Daniele (più stupito): “Vediamo, almeno una radiografia per vedere se l’osso è rotto? Da ragazzino mi capitò una cosa simile e scoprii di avere un dito rotto solo dopo alcuni giorni…”
Dottore: “Anche se è rotto, non facciamo niente con i mignoli. Si sistemano da soli.”
Daniele (totalmente stupito) : “OK arrivederci”

Dopo questa conversazione corsi (non letteralmente per il dolore) al pronto soccorso dell’ospedale San Andreas per avere una visita seria.
All’accettazione mi chiesero se fossi stato dal mio medico curante e dissi che non mi aveva curato. Allora non lo sapevo, ma questo nel contratto assicurativo si chiama “chiedere una seconda opinione”.
Mi dissero che sì, potevo avere la visita ma che mi sarebbe costata 160€ perchè l’assicurazione non copre visite non urgenti a meno che siano autorizzate dal medico di famiglia.

Al diavolo i soldi, volevo sapere se il mio mignolino era rotto!
Per quanto sia assurdo, fui davvero dispiaciuto quando, un’ora dopo, la radiografia mostrò che non c’era nessuna frattura.

“Si riposi e usi dei sandali”, fu la conclusione del medico del pronto soccorso, la stessa del mio medico curante.

Si potrebbe pensare, due anni dopo, che il mio errore fu di colpire quella roccia sulla spiaggia. Oppure che il mio errore fu di correre al pronto soccorso senza ascoltare quello che mi disse il mio dottore.

In realtà l’errore fu un altro: non andare all’ospedale in Marocco 😉

Nota: è pratica normale non fare niente per mignolini rotti. Il mio shock fu per quella frase, “cosa si aspettava venendo qui”, che allora mi fece incazzare. Ho capito molto tempo dopo che lo chiedono per settare le aspettative corrette ed evitare che un cliente insoddisfatto si lamenti all’assicurazione.

 

Storia #2: la prevenzione è per i pessimisti

Quando un caro amico, che rimarrà anonimo per ovvie ragioni, mi disse di avere problemi di colesterolo tremai: “ma come è possibile, Emí? Mangiamo insieme tre volte a settimane!” – ovviamente non avevo mai fatto un’analisi del sangue ed ero più preoccupato per me che per lui (update a febbraio 2015: lui sta benissimo).

Decisi di andare dal mio medico di famiglia, o huisart come li chiamano qui, con le mie migliori intenzioni.

Il dottore, rigorosamente in jeans e polo, prese un foglio e riempì una lista di cose da controllare: HIV, epatite, sifilide, clamidia… praticamente il contenuto dell’enciclopedia medica alla voce ‘Malattie Sessualmente Trasmissibili’.

Daniele: “OK perfetto, possiamo anche controllare le cose base come il colesterolo e i globuli rossi?”
Dottore: “Perché?”
Daniele: “Beh, in amico ha appena scoperto di avere il colesterolo alto allora vorrei fare un controllino…”
Dottore: “Ohhh no, non crediamo nella prevenzione qui in Olanda! Preferiamo che le persone vadano dal dottore quando non si sentono bene invece di pensare sempre di essere malate!”

PasIn Italia c’è il famoso detto ‘non ti preoccupare, pensa alla salute‘ per indicare che niente è importante come il proprio benessere.

Gli Olandesi invece neanche alla salute vogliono pensare.

Ebbi a giurare che tutta la mia famiglia, inclusi i parenti indiretti, hanno avuto problemi di colesterolo per convincerlo ad aggiungere quel test alla lista di esami da fare.

Le cose funcionano così da queste parti. Vuoi un test preventivo? Racconta che la tua famiglia è stata sterminata proprio da quella cosa che vuoi controllare.

 

Storia #3: ecco perchè la prostituzione è legale

Questa volta davvero volevo avere un’esame del sangue per controllare le malattie sessuali.
Era già passato più di un anno da quando mi capitò la storia precedente, e apparentemente qualcosa ‘nel sistema’ era cambiato.

Anche quella volta il dottore prese un foglio e si mise a compilare una lista di esami: epatite, sifilide, clamidia… praticamente il contenuto dell’enciclopedia medica alla voce ‘Malattia Sessualmente Trasmissibili’ ad esclusione dell’HIV!

Daniele: “OK perfetto, ma niente test per l’HIV?”
Dottore: “Sei stato con una prostituta?”

Ora, la domanda è veramente mal posta e genera confusione. Come si può definire una prostituta, dopo che Valentino Rossi, il famoso pilota campione di MotoGP, ha dichiarato che “tutti paghiamo le donne”?

Sicuramente non ho mai pagato per sesso, questo è uno dei valori morali che ancora ho, quindi risposi:

Daniele: “No”
Dottore: “Bene, allora non c’è bisogno. Qui in Olanda solo le prostitute hanno HIV.”

Improvvisamente realizzai come mai la prostituzione è legale in Olanda. Sono riusciti ad organizzare anche l’HIV!

È in fondo la stessa ragione per cui tutti si mettono a far esplodere petardi, razzetti, fuochi artificiali e fumogeni la notte di capodanno: solo perché è proibito qualunque altro giorno dell’anno.

Daniele: “OK, ma ho viaggiato parecchio, soprattutto in Italia.”
Doctor: “OK, allora aggiungiamo il test per l’HIV.”

 

Storia #4: se sei giovane e in salute

Tre anni fa passai un periodo con mal di schiena nella zona lombare. Visto che sono giovane, bello e pago l’assicurazione, la cosa mi dava parecchio fastidio per cui chiesi un esame specifico.

Sia il medico di base che il fisioterapista si rivelarono inutili ed il problema continuò per mesi. Nel frattempo cambiai medico con uno un po’ alternativo, o forse solo fuori dagli schemi assicurativi, che accettò di mandare a farmi fare l’esame più odiato dalle compagnie assicurative Olandesi: la risonanza magnetica!

Stiamo parlando di oltre 800€ d’esame, ed ora che avete letto le storie precedenti capirete che è un vero affronto ad un sistema basato sul risparmio e non sul verificare cosa c’è che non va.

La risonanza evidenziò, aimè, una piccola ernia al disco. Mi misi in lista per parlare con un neurologo all’ospedale San Andreas.

Il Professore, come lo chiamavano i suoi assistenti, vide l’esame e tuonò.

Professore: “lei questo esame non lo doveva fare. É un esame molto costoso. Inoltre se facciamo questo esame a 100 persone che passano per strada, almeno in 30 casi troveremo un’ernia simile alla sua” – il fatto che a me facesse male la schiena pare fosse un dettaglio inutile in tutta la faccenda.

La conclusione è un ritornello che ho sentito diverse volte da diverse persone nella terra dei tulipani.

Professore: “lei è giovane ed in salute, lo si vede subito. Non si preoccupi. Lavori sulla sua postura, vede che è seduto storto? Vedrà che le passa il dolore”.

Il dolore e lo sconforto continuarono per alcuni mesi, fino a quando nel giugno 2014 andai in viaggio con la mia guida spirituale per due settimane a giro per i paesi Baltici in bicicletta. Il dolore sparì e ad oggi continuo in buona salute, e così spero per il Professore.

 

Storia #5: ti curano con la statistica

A ripensare a queste storie sembra strano da dire, ma godo di ottima salute.
Dopo il ritorno dal mio viaggio in Colombia nel 2011 mi si gonfiarono i linfonodi al collo. Inutile dire che mi preoccupai perchè oltre a non aver mai avuto niente di simile, i linfonodi indicano che c’è qualcosa che il nostro sistema immunitario sta cercando di combattere.

Dottore: “Da quanto tempo sono gonfi?”
Daniele: “Saranno 4 settimane”
Dottore: “Torni fra 2 mesi. Se sono ancora gonfi vedremo che fare”
Daniele: “Ma non possiamo fare qualcosa ora? Cosa potrebbe essere? E come mai sono gonfi?”
Dottore: “Non si preoccupi. 95% non è niente. Il restante 5% è qualcosa di gravissimo, ma bisogna comunque aspettare tre mesi. Immagini se mandiamo tutti a fare gli esami subito, che liste d’attesa che ci sarebbero!”

Fortunatamente mi trovavo nel 95% della statistica.

 

 

Ma quindi sto sistema sanitario Olandese?

Queste sono solo alcune storielle che ho vissuto in prima persona, avendo a che fare per anni con il mitico sistema sanitario Olandese.
Un sistema totalmente privato ma regolamentato, lo ripeto, che funziona alla grande sulla carta, ma che lascia basiti expat come me che sono abituati ad un sistema differente, mosto costoso per la società ma comprensivo come l’Italiano (che fu messo al secondo posto nel report di cui ho parlato in storia #1, dopo il Francese!).

Il punto principale è che, sarà culturale, a me un dottore che mi parla di soldi e non di salute me fa girà i bàl.

Eppure a parlare con loro, con i Dutch, i problemi della sanità sono altrove.

Un fisioterapista mi disse che il problema degli ospedali Olandesi è che sono sempre in ritardo sugli appuntamenti. Uno ha una visita alle 14? Ed il dottore invece ti riceve alle 14:15…

Recentemente un’avvocatessa mi commentò la notizia che avevano appena approvato una legge per togliere assistenza sanitaria a un centinaio di persone con una malattia molto rara. Il commento fu che questi malati costavano troppo alla società. Quindi se ne sbarazzavano con la classica pragmatistico nord Europeo.

Potete trovare altre storie, molte delle quali non fanno affatto ridere, nei commenti di questa notizia (in Inglese):

Non prendete questo articolo come una critica, è solo per darvi un’idea di come funzionano le cose in Olanda riconoscendo le differenze tra le nostre nazioni e le nostre culture di questa Europa che (fortunatamente?) sarà anche unita ma certo non uniforme.

E per essere precisi prima che mi congedi, nell’ultimo World Health Organization (WHO) report l’Olanda è al 17mo posto.

Sì: prima del Marocco 😉

4.3/5 - (7 votes)
Daniele Besana

23 commenti

  • Carla

    Ho vissuto per 10 anni in germania..sistema sanitario invidiabile, sempre privato ma molto sullo stile italiano.
    Il medico di famiglia è molto comprensivo e non c’è bisogno che si tiri fuori tutto l’albero genealogico familiare dei morti per patologie, se il medico ti vede preoccupato, acconsente a farti fare gli esami che chiedi…ovviamente non bisogna essere ipocondriaci.
    Anche qua si deve passare attroverso il medico di famiglia per richiededere un esame, a parte il ginecologo e l’oculista, con cui puoi prendere appuntamento direttamente…anche e soprattutto per visite di CONTROLLO e prevenzione.
    Se però il tuo medico non è d’accordo sul prescriverti la visita, come in italia, esistono gli studi privati, vai e paghi la prestazione…che ce vò.
    Vivo in Olanda da 2 anni…e devo dire la cosa mi mette abbastanza apprensione, non essendo proprio una primizia, i controlli ci vorrebbero eccome…quindi oltre a pagare ‘sti qua, quando posso faccio quello che ritengo opportuno fare, in italia,
    Odio vivere qua, ma gioforza…

  • Eleonora

    OMG, ho riso troppo!!!!

    Cool, andare dal dottore non mi è mai piaciuto. Forse tanto male lì non mi ci troverei per questo aspetto! Mi fai morì Daniele con le tue storie di vita quotidiana, sei troppo forte!

  • Alessio

    Lo stato olandese spende piu soldi dell’italia nella sanita’ solo il 2per cento in piu’perche sono 4gatti; l’olanda ha pochissimi abitanti

    • Marco

      Sono un uomo maturo di 63 anni e conosco il nord geografico europeo soltanto da turista. Quello che dici su come funziona la sanità nei Paesi Bassi (non ottimamente, secondo i nostri standard di riferimento) l’ho riscontrato parlando con alcuni italiani che vivono a Rotterdam. Non vivo e non vivrò mai laggiù, questo è chiaro, che non avrò mai modo di appurarlo fino in fondo ma credo anche che in Italia ci sia una eccessiva attenzione a malattie che uno crede di avere e che l’unico mezzo sia quello di saperlo prima che accada. A questo punto andiamo tutti e 60 milioni a farci dire di cosa ci ammaleremo e quando moriremo in modo da dare l’opportunità alle industrie prima, e alle pompe funebri poi, di preparare farmaci e casse da morto in previsione…. E poi, dove la mettiamo la ricerca scientifica, la costruzione di nuovi macchinari per decretare di che morte, forse, moriremo? Mi padre, diabetico, epilettico, ex fumatore, cardiopatico, stressato dalla moglie, dall’amante e dal lavoro, è morto a 92 anni ad un cambio di stagione. Ha passato una ”splendida” vita passando da un ospedale all’altro. Sicuramente, pur non immaginandoselo, ha dato un gran contributo alla scienza e al funzionamento dei macchinari, esami del sangue mensili, orde di medicinali e quant’altro. Soprattutto: una mano all’economia farmaceutica italiana.
      Qui mi fermo ma potrei continuare…
      Se nei Paesi Bassi la fanno troppo ” facile ”, io credo che in Italia la facciamo molto difficile. Viva la mamma !!!

  • Se si analizzano i dati dell’Ocse, emerge che la spesa sanitaria italiana è circa il 9,2% del Pil, al di sotto della media dei paesi Ocse pari al 9,3% del Pil e superata persino dalla martoriata Grecia che spende il 9,3%. I paesi che spendono di più in spesa sanitaria in Europa sono proprio quelli del Nord Europa che si piazzano ai primi posti, con i Paesi Bassi che spendono l’11,8% del Pil, la Francia l’11,6% e la Germania l’11,3%

    (preso da
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/29/sanita-pubblica-il-senato-ne-sancisce-la-fine/1916381/)

    come spieghi che l’Olanda spende tutti questi soldi pubblici in sanità?

  • Qui invece puntano molto sulla prevenzione e fanno pubblicità affinché la gente faccia dei controlli regolari (che sono gratis) in modo da evitare patologie pju gravi.se si insiste a voler fare esami non necessari l’assicurazione non copre i costi.

  • Già, il mondo è bello perchè è vario. Ma soprattutto… pensiamo alla salute!

  • Lo quale è molto bello! Se tutti si sono d’accordo non è interesante condividere gli opinioni, vero? 😉

  • Questo articolo è stato un successo di critica, nel senso che è stato molto criticato 🙂

    • Grazie Tristano, quello è lo stesso report del WHO che trovai io.
      Quello col Marocco prima dell’Olanda credo non esista e per correttezza rimuoverò quella parte dall’articolo.
      Ciao!

  • Sclito

    Questo post e’ azzeccatissimo al 100% ! Complimenti, impeccabile.
    Se vuoi ne possiamo aggiungere altri di punti.
    Olanda il paese con mortalita e morbidita perinatala piu alto di europa.
    Partoriscono in casa e non ti fanno il cesareo manco se il neonato o la mamma stanno li li per morire. Ma ovviamente soldi avanti a tutti !!! Ti parlo da plurivittima di malpractice in Olanda per me e alla fine per il mio piccolo con tanto di danni cerebrali !!! Ma loro son sempre i migliori e visti come i dei !!! Son Capre !!!

  • Non ho mai contato quante parole leggo al minuto, però so che sono lento a leggere… forse quindi il plugin va bene, sono io non tarato secondo la media 🙂

  • Sei un tipico italiano ultra ansioso di morire per un botta ad un dito del piede o per il colesterolo alto alla tua età. Le cure vanno fatte con le statistiche dappertutto anche in Italia per la maggior parte dei problemi, meno quelli gravissimi. Si chiamano protocolli e permettono agli stati di risparmiare miliardi. Pensa che qui una donna che partorisce, se è andato tutto bene, esce nella stessa giornata e che non esistono medici di base chiamati pediatri. Per una italiana sono cose da denuncia penale.

  • si, ma alla fine sto colesterolo com’ era? perché adesso mi preoccupo, con tutto quello che sei costato al sistema che anche io pago con le mie tasse.

  • Post molto bello e interessante (e divertente) anche questa volta! E offre anche interessanti spunti di riflessione, sempre sulle differenze fra “noi” (latini poveri ma belli 🙂 ) e “loro” (anglosassoni perfetti in tutto ma poi non proprio in tutto). Recentemente l’Australia mi ha dato tanti esempi su questo tema.
    Unica nota: quel plugin inziale (estimated time) non ci azzecca mai, oppure è mal tarato! 🙂

  • Sì, spero restino solo storie da barzelletta 🙂

  • …alcune cose sono da barzelletta, poi ti fermi a pensarci su e tu rendi conti che in Italia basterebbe che il medico di base facesse il medico di base…

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