La verità, vi prego, su Amsterdam

C’e’ stata molta confusione di recente riguardo alle 2 principali attrazioni di questa citta’: droghe leggere e prostituzione economica.

Notizie con eco internazionale hanno minato seriamente un’enorme fetta del turismo che fa di Mokum una delle destinazioni legate alla trasgressione accettata&accessibile.

Fatevi spiegare da uno pratico, cioe’ uno che va a chiedere e vedere, cosa e’ e cosa non e’ cambiato.

 

Le droghe leggere

Da Luglio 2008 e’ entrata in vigore l’unica legge italiana che rimpiangevamo: la legge anti-fumo.
Molta confusione e’ stata sollevata riguardo al destino dei coffee shop, i famosi negozi dove NON ti vendono caffe’ ma droghe leggere e i famosi ‘spinelli’ belli che pronti.
E visto che stiamo facendo chiarezza, la maggior parte dei coffee shop non vende neanche alchoolici perche’ non hanno la licenza combinata per droghe e alchool.

Bene, i coffee shop sono ancora li’ e quasi nulla e’ cambiato.
Il motivo e’ semplice. La legge che da noi generalizziamo con il termine anti-fumo, in realta’ e’ una legge anti-tabacco.

Ora se chiedi una canna, ti chiedono se la vuoi mista tabacco-droga (da fumare all’aperto) oppure se la vuoi pura, cioe’ tutta droga (legale) e niente tabacco (illegale) ed in tal caso puoi stare all’interno e accomodarti sui divanetti.
Notare che questa e’ anche la scelta piu’ salutare perche’ fuori generalmente piove e/o fa freddo.

 

Le prostitute economiche

Il Red Light District.
Alzi la mano chi non ha sentito la notizia che lo volevano chiudere!
Prima di dirvi cosa e’ successo facciamo un po’ di background sull’argomento.
C’e’ solo una differenza tra la prostituzione in Italia e in Olanda: qui lo stato ci guadagna.
Gia’, il resto e’ uguale. Non e’ vero che qui e’ un lavoro come un altro. C’e’ criminalita’ e sfruttamento dietro alla prostituzione qui come li’.
Per ripulire la zona il comune ha comprato da criminali alcune delle vetrine usate dalle ragazze per rimpiazzarle con boutique di negozi alla moda.

Personalmente mi ha fatto ridere camminare nel Red Light District e vedere la scritta “Atelier” e una gioielleria appena aperta in mezzo alle prostitute.

Come se una scritta e un adesivo “Red Light Fashion” possano trasformare la zona.

Probabilmente e’ solo il primo passo e ci vorra’ del tempo per sconfiggere la criminalita’, che non va dimenticato, e’ il vero motivo di questo cambiamento.

Per ora, l’unica vera differenza e’ che con meno vetrine disponibili, solo le migliori sono rimaste quindi il livello di bellezza delle ragazze si e’ alzato.

Volete farvi una bella visita guidata del Red Light District? Guardate questo tour organizzato.

 

Avete domande o dubbi? Parliamone.

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Daniele Besana

Un commento

  • La criminalita’ e’ tanta di piu’ qui dove e’ tutto proibito…

    Qui le prostitute sono spesso BAMBINE importate dall’Est e costrette a prostituirsi.
    Sfruttate, in strada, sotto il sole o sotto la pioggia, prendono le malattie e le diffondono. E le leggi che fanno in italia puniscono sempre e soltanto loro, che sono gia’ vittime. Mai gli sfruttatori.

    Le vetrine garantiscono invece pulizia, igiene, controllo sulle malattie veneree, e – non indifferente come effetto collaterale – il pagamento di TASSE sulla professione esercitata.

    Quanto ai coffee shop… le droghe leggere non sono MAI veramente state “legali” in Olanda, ma soltanto “tollerate”.
    Ad esempio e’ consentito per un coffee shop VENDERE l’erba, ma e’ loro vietato ACQUISTARLA in grandi quantita’.
    E dove/come potrebbero procurarsela, quindi?
    Viene ovviamente chiuso un occhio.
    Ed e’ un bene, perche’ l’utilizzo delle droghe leggere non ha mai fatto male a nessuno.

    In italia cone le leggi che ci sono qui, invece delle canne, ormai i tredicenni iniziano a usare la cocaina (che li rovina) perche’ sono state praticamente equiparate, e gli spacciatori sono ovviamente incentivati a vendere quella piu’ redditizia, a parita’ di rischio….

    Un gran risultato. Non c’e’ che dire.

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